Sussidio di disoccupazione e reddito minimo di sopravvivenza in Francia. Appunti

È del 22 marzo scorso la riunione di Governo e Sindacati francesi per una riforma dell’assurance chomage, il sussidio di disoccupazione francese. L’obiettivo? Ridurre il deficit e il debito accumulato dall’UNEDIC, ente gestore del fondo, riducendo valore dell’indennità e numero degli aventi diritto, spingendo all’accettazione di qualsivoglia lavoro, estendendo il pagamento dei contributi e l’ammontare degli stessi.

Come funziona oggi e come funzionerà domani (salvo sorprese) Continua a leggere

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Perchè il trattato di libero scambio UE-USA costituisce una minaccia per i diritti dei lavoratori e l’azione sindacale

[traduciamo un articolo tratto dalle pagine francesi del periodico online Basta! per diversi motivi: riguarda un tema, quello del trattato euro-statunitense sul libero scambio, sostanzialmente ignorato dai media nazionali; presenta essenzialmente il punto di vista dei sindacati cd. “concertativi” europei e della cd. “sinistra riformista” (Attac). Di fronte ad una tendenza costante specialmente negli ultimi anni, cioè quella all’omologazione al ribasso delle condizioni di sfruttamento a livello mondiale, i sindacati interni alla CES tentano di difendere rendite di posizione, cercando di evitare che, attraverso il ricorso a forme di giustizia arbitrale, le multinazionali possano di fatto scavalcarli nelle decisioni; Attac rileva stupita la scarsa democraticità della Commissione Europea (ma va?) e auspica che il trattato possa essere non ratificato dal Parlamento (come se il Parlamento Europeo non fosse espressione delle stesse forze di cui è espressione la Commissione). Per quanto ci riguarda, il principio cardine del trattato, e cioè la possibilità per un’impresa di ricorrere a collegi arbitrali – e non ai tribunali ordinari – nel caso in cui consideri leso il suo profitto da una qualunque decisione del legislatore o frutto di accordi collettivi, è la sanzione formale di una vera e propria rivoluzione copernicana, che lede nella sostanza i diritti conquistati dai lavoratori all’interno dell’architettura normativa di matrice borghese): si stabilisce esplicitamente, infatti, la possibilità che le relazioni tra Stati e multinazionali siano relazioni “tra pari”, e che in nome del profitto le decisioni di uno Stato – espressione formale, anche se non sostanziale, della volontà collettiva – possano essere scavalcate. Inoltre, la centralità di questo punto nel trattato dimostra che la marcia verso una – possibile, ma non certa – “reindustrializzazione” dei paesi a capitalismo avanzato passa per la soppressione dei diritti e delle garanzie che decenni di lotte operaie avevano ottenuto.]

I diritti dei lavoratori, l’esercizio della libertà sindacale e la prevenzione della salute sul lavoro sono minacciate dall’accordo commerciale in corso di negoziazione tra UE e USA? È ciò che temono i sindacati europei. Il trattato commerciale transatlantico, formalmente detto “Partenariato transatlantico di commercio e investimenti” (PTCI) (ma anche TTIP o Tafta) è negoziato nell’opacità dal mese di luglio 2013. Gli elettori non sanno molto delle discussioni. I governi e i deputati europei ne sono tenuti a distanza. È la commissione europea che negozia il trattato direttamente con l’esecutivo statunitense. Il trattato mira a istaurare una vasta zona di libero scambio: 29 stati, 820 milioni di abitanti, separati dall’Atlantico del nord. Continua a leggere

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Sanofi: il direttore della casa farmaceutica si è aumentato lo stipendio del 40% in 4 anni!

40 % di aumento in quattro anni: la remunerazione accordata dal gruppo farmaceutico al suo direttore generale Christopher Viehbacher non conosce le ristrettezze dell’austerity. Continua a leggere

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Labournet.tv incontra i lavoratori della logistica in Germania

[di seguito pubblichiamo l’invito ad un’assemblea pubblica che si terrà a Berlino con la partecipazione dei lavoratori della logistica, che in Italia come in Germania si rivela ogni giorno di più come un settore nevralgico per il capitale – compressione dei costi di magazzinaggio e movimentazione merci – e di conseguenza per il proletariato: le lotte della logistica sono senza dubbio state tra le più radicali sviluppatesi in questi ultimi anni in Europa. L’incontro avrà una importanza particolare anche per la partecipazione di lavoratori, militanti e attivisti dall’Italia, che in questi anni hanno animato, seguito, solidarizzato, documentato le lotte: parteciperà anche una delegazione della redazione del nostro blog e alcun* compagn* del collettivo Clash City Workers]

Care lavoratrici e cari lavoratori,

questo è un invito ad iniziare una discussione comune. Il nostro scopo è quello di mettere in contatto i lavoratori della logistica provenienti da diversi settori e luoghi di lavoro, per migliorare le condizioni di lavoro, discutere delle diverse possibilità e sviluppare strategie comuni. Continua a leggere

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Report Germania | Maggio 2014

Il presente report rappresenta un quadro sommario dell´attuale situazione economica e lavorativa tedesca, oltre che delle proteste che stanno crescendo nei numeri e nelle rivendicazioni. Ciascun tema, come ad esempio salari, esportazioni, sistema pensionistico, proteste, ruolo dei sindacati, ecc., meriterebbe un´analisi più approfondita. Questo report vuole però evidenziare i punti in comune tra la Germania ed altri paesi dove gli effetti dell´attuale crisi sono più evidenti, inoltre vuole svelare ciò che si cela dietro il famigerato “boom economico tedesco”. Continua a leggere

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An overview on May Day throughout Europe

BERLIN, GERMANY: Riot police clash with left-wing protesters during a march in the annual Revolutionaerer 1. Mai (Revolutionary May 1st) demonstration in the Kreuzberg district on May Day on May 1, 2014 in Berlin, Germany. Several thousand protesters took part in the march that in years past has been plagued by violent clashes between marchers and police. Continua a leggere

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Blockupy Plattform Berlin | Ostkonferenz

Invito alla conferenza sull´Est per il giorno 27. aprile alle 11 nella sala Asta Plenarium della Technische Universität di Berlino. La protesta continua contro le politiche della crisi dettate dalla Troika. In autunno é prevista una manifestazione per impedire l´apertura dei nuovi edifici della BCE a Frankfurt.

Dal 17. al 25. maggio inoltre ci saranno delle azioni programmate in varie parti d´Europa per combattere le politiche della crisi ed il crescente populismo di destra. In molti Paesi diversi gruppi e collettivi stanno organizzando azioni e manifestazioni, ad esempio in Spagna, Italia, Belgio e Austria. In Germania queste manifestazioni si concentreranno nelle cittá di Berlino, Stoccarda, Düsseldorf e Amburgo.

A Berlino sono giá a buon punto le fasi preparatorie delle manifestazioni. La conferenza “Blockupy Ostkonferenz” sará un´occasione per rifletetre e discutere insieme di tutto questo…

… come sará ad esempio la mobilitazione di Berlino

…come creeremo un legame tra i gruppi e le cittá anche in vista della manifestazione in autunno contro l´apertura della nuova sede della BCE.

…su quali contenuti lavoreremo durante queste azioni e giornate e come potremo trasformare nel concreto queste azioni.

La conferenza avrá luogo il 27. april alle ore 11 Uhr all´Asta Plenarium nella Straße des 17. Juni 135, 10623 Berlin.

http://asta.tu-berlin.de/kontakt

Fonte: Blockupy Plattform Berlin

http://berlin.blockupy-frankfurt.org/666/

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In migliaia protestano contro la Conferenza sulla sicurezza (Sicherheitskonferenz / SIKO) della NATO

Vi riportiamo di seguito una traduzione e due video relativi alla SIKO (Conferenza della Sicurezza), tenutasi il 2 febbraio a Monaco di Baviera. L´incontro é una contraddizione in sé: gli stessi che vi hanno preso parte, ossia politici, strateghi di guerra, rappresentanti delle aziende di armi, si dichiarano a favore della pace e portavoce di temi di pace e sicurezza internazionale. SIKO, di cui abbiamo giá pubblicato l´appello dello spezzone anticapitalista presente nel seguente articolo

http://lacuocadilenin.noblogs.org/post/2014/01/03/siko-e-sick-appello-dello-spezzone-anti-capitalista-della-protesta-contro-lannuale-conferenza-sulla-sicurezza-siko/

é un occasione per questi Signori della Guerra di discutere sul come mantenere i propri interessi economico-politici. Si tratta di garantirsi vecchie zone di interesse e conquistarne di nuove, da un punto di vista geo-strategico, oltre che economico. Migliaia di persone non hanno voluto partecipare a questo banchetto di guerra, ma hanno deciso un´altra strada, quella della piazza.

no alla SIKO, no al potere della NATO, solidarietá internazionale contro il militarismo

Video

http://www.youtube.com/watch?v=MHR1dOgs7RI

http://www.youtube.com/watch?v=P9jSxOJztBg#t=106

 

Distruggere la NATO

https://linksunten.indymedia.org/de/node/105212

Mentre il presidente Joachim Gauck ha voluto assicurarsi il suo posto al sole (NdT. riferimento alla sede della Conferenza sulla sicurezza in Baviera), cosí come hanno fatto i suoi predecessori da 100 anni a questa parte e in compagnia, tra gli altri, del ministro delle forze armate von der Leyen, che propaganda sciovinismo e militarismo, migliaia di persone si sono riunite ancora una volta sabato, 1 Febbraio, per manifestare nel centro di Monaco di Baviera. Forti, potenti e creativi, non vogliamo far passare inosservato il fatto che i maggiori guerrafondai si incontrano nel lussuoso Hotel Bayerischer Hof per discutere come continuare a fare i propri interessi negli anni a venire.

L´opposizione é ovunque

Alle parole di ‚50 volte SIKO – 50 volte di troppo!‘ – ‚ con la NATO non puó esserci la pace!‘ si sono riuniti 90 gruppi per lottare contro la Sicherheitkonferenz / SIKO (Conferenza sulla Sicurezza). Quest´anno sono scese in piazza piú persone rispetto al 2013. Oltre alla manifestazione che ha visto la pertecipazione di circa 400 persone c´é stata quest´anno una nuova protesta: circa 50 persone hanno creato uno spezzone nella zona centrale di Monaco, con picchetti e striscioni. Da giovedí ci sono state anche delle azioni di protesta creativa in centro al Max Josephs.

Viva la solidarietá internazionale

Il blocco internazionale, organizzato dal movimento di Monaco „Taksim ist Überall- Überall ist Widerstand“ (Taksim é ovunque, Taksim é opposizione), é riuscito a coniugare la voce della protesta con forme di protesta vive e creative. Alle parole “La lotta é ovunque – colpire la NATO – dare inizio alla protesta” il movimento ha potuto mostrare che il capitalismo e la guerra non sono altro che due facce della stessa medaglia- Inoltre ha dimostrato che é possibile unire in modo attivo, attraverso la solidarietá tra i movimenti internazionali in lotta, ed in particolare con quello di Rojava (la parte curda della Siria), diverse prospettive e appelli alle proteste.

Cartelli, bandiere, sciarpe con i colori del movimento curdo e palloncini sono stati l´attrazione del blocco della protesta.

Accanto a parole come “Classe contro classe, guerra alla guerra, lotta al capitalismo fino alla vittoria della pace” c´é stata una moderazione degli appelli in tedesco e turco e questo ha permesso di ottenere un buon stato d´animo. Inoltre é stato superato il divieto insensato di portare striscioni alla protesta contro la SIKO (…) Con la partecipazione di 700 persone il blocco internazionale quest´anno é stato piú grande di quello del 2013. Sono intervenuti anche i compagni da Heilbronn, Stoccarda, Norimberga, Ingolstadt, Rosenheim e Francoforte – a loro va il nostro grazie perché abbiamo dimostrato che la lotta contro SIKO puó svilupparsi oltre i confini regionali. Un altro grazie va agli Antifa che hanno dato un grande supporto contro dei fotografi nazi, proteggendo cosí il blocco!

All Colors Are Beautiful

Anche quest´anno la polizia ha cercato di intervenire di piú rispetto all´ordine della strada: il giorno della protesta molte persone sono state portate via per dei controlli arbitrari. Un bus da Stoccarda é stato fermato praticamente alla partenza e controllato per circa 2 ore. 6 tra compagni e compagne sono stati perquisiti in treno. Durante tutta la protesta c´é stato un massiccio impiego della polizia e un partecipante é stato preso e portato via: un sopruso. Nel complesso peró si é potuto gestire la repressione (Ndt. Della polizia) durante la manifestazione. Si invitano coloro che dovessero ottenere citazioni in giudizio di non andare, ma rivolgersi al Roten Hilfe (aiuto rosso) di Monaco.

Inizia la riscossa

È stata una manifestazione di lotta e di partecipazione sempre piú numerosa. Oggi piú che mai le proteste contro la Conferenza di Guerra sono le manifestazioni piú importanti e frequenti in Germania nell´ambito delle proteste antimilitaristiche. La propaganda ha fatto emergere quanto la SIKO sia una occasione per i signori della guerra e degli armamenti con pretese di potere globale.

 

http://www.kommunisten.de/index.php?option=com_content&view=article&id=4859:tausende-gegen-muenchener-sicherheitskonferenz&catid=76:ausserparlamentarisches&Itemid=153

02.02.2014

Migliaia hanno manifestato sabato a Monaco contro la 50esima Conferenza sulla sicurezza. L´aumento della partecipazione alle manifestazioni é stato sottolineato dal Presidente Joachim Gauck durante il discorso di apertura ed in riferimento al “ruolo della Germania nel mondo”.

Il Presidente ha chiesto la fine di un atteggiamento di riservatezza (Ndt. in senso di chiusra, poca chiarezza, riservata connivenza) ed una politica degli esteri e militare piú forte nel quadro di un maggiore impegno della Germania all´estero. Mentre i potenti del mondo si chiudono al Bayerischer Hof Hotel per discutere su come mantenere il loro potere, per strada si sente “50 volte SIKO – 50 volte di troppo! Nessuna pace é possibile con la Nato!” Si sono riunite 4000 persone per manifestare contro la SIKO. La richiesta dei movimenti é stata quella di “presentare in modo creativo ed incisivo, con illustrazioni, spettacoli, musica, satira e altri mezzi artistici” l’ipocrisia della NATO, che si autocelebra come paladina della “libertà, umanità e dei diritti umani”. Così, per esempio, il blocco della DKP e della Sinistra europea ha presentato una “scia di sangue della NATO” nei 50 anni della SIKO – 50 anni di guerre imperialiste (…). Amnesty International ha preparato lo striscione su cui troneggia il premio Nobel per la pace Obama che consegna il suo premio a Bradley Manning e a Edward Snowden, con la scritta “I criminali USA non smettono – chiudere subito Guantanamo”. Hanno partecipato anche DIE LINKE, molti giovanissimi, movimenti internazionali e il sindacato dei Ver.di. DFG/VK (pacifisti), gli ÖDP (ecologisti), Pax Christi o il Munic American Peace Comittee erano presenti anche loro e c´erano anche i gruppi curdi e turchi. Accanto al percorso principale 80 manifestanti si sono diretti verso la zona pedonale e hanno messo dei cartoni in testa, urlando l´ingiustizia del capitalismo e condannando apertamente l´isolamento, la militarizzazione e la guerra. (…).

Il discorso d´apertura del Presidente della Repubblica Joachim Gauck ha dato una spinta a partecipare alla manifestazione, nonostante il freddo. Infatti Gauck sostiene il governo nel portare avanti le attuali politiche di sicurezza e degli esteri, che si scontrano con una grossa parte del popolo tedesco. È forte lo scetticismo verso gli interventi militari, non solo in Germanoa, ma anche nel resto d´Europa e negli Stati Uniti. Il Presidente della Repubblica, il Ministro degli Esteri Steinmeier e la Ministra della Difesa Ursula von der Leyen hanno dichiarato all´unisono che la Germania avrá in futuro un ruolo decisivo nella gestione dei conflitti internazionali e non potrá restare in disparte in caso di interventi militari. Si dá un colpo di spugna alla “cultura dell´anti-intervenzionismo” dell´ex Ministro degli Esteri Guido Westerwelle.

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#FreeTube! Supporto alla protesta dei lavoratori dei trasporti londinesi!

[L’austerity (compressione dei salari, tagli della spesa pubblica o piuttosto rimodulazione, con tagli al welfare etc) sembra essere l’unica risposta che la borghesia europea riesce a dare alla crisi, sia nella zona euro che fuori di essa. La Gran Bretagna, pur facendo parte dell’UE, non appartiene alla zona euro, anzi è spesso critica nei confronti della moneta unica e della BCE, eppure è uno dei maggiori sostenitori delle politiche di austerità e tagli al welfare . Traduciamo di seguito un comunicato relativo ad un’azione dei sindacati dei trasporti londinesi contro i tagli e la perdita di posti di lavoro.]

 

HOLT ( Hand off London Transport – Giù le mani dal trasporto pubblico londinese)

Metropolitana gratuita! HOLT supporta la “Revenue Action” dei sindacati

 

Come parte della loro campagna per fermare i tagli e la perdita di posti di lavoro, i membri dei sindacati RMT and TSSA dei lavoratori della metropolitana che lavorano nelle stazioni daranno vita ad un’azione sugli incassi. Questo significa che il personale si rifiuterà di compiere tutte le attività relative alle entrate, compresi la vendita ed il controllo dei biglietti. Gli sportelli di vendita dei biglietti saranno chiusi e le macchine erogatrici saranno spente. Gli ispettori non controlleranno i biglietti e non faranno multe, e le barriere di accesso saranno aperte, salvo i casi in cui ci dovessero essere delle ragioni di sicurezza per limitare gli accessi. In altre parole… viaggio gratis!

L’azione avrà luogo tra le 9.30 e le 11,30 e tra le 18.30 e le 20.30 nei giorni del 7, 10 e 14 febbraio.

HOLT sostiene pienamente l’azione dei sindacati: da un lato colpisce Boris Johnson (sindaco di Londra, conservatore) ed i capi della metropolitana dove fa più male (nelle loro tasche), dall’altro dà ai londinesi il libero accesso alla metropolitana, in un periodo in cui il congelamento dei salari e l’aumento delle tariffe significano che spesso per le persone è troppo caro viaggiare

Partecipa all’azione, viaggiando nella metro gratis durante le ore indicate. Fai sapere ai lavoratori nella tua stazione che li appoggi, distribuisci ai passeggeri il materiale della campagna Giù Le Mani dal Trasporto di Londra!

Fai sapere ai lavoratori della Metropolitana ed al mondo che li appoggi nella loro lotta per rendere la Metropolitana di Londra sicura, efficiente e con sufficiente personale!

[cliccando qui potete leggere la spiegazione dello svolgimento dell’azione sul sito di uno dei sindacati aderenti, mentre l’originale dell’appello tradotto si trova qui]

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Senza padrone è meglio! Report dal primo incontro euromediterraneo delle fabbriche sotto controllo operaio

[il 31 Gennaio e il 01 Febbraio 2014 si è tenuto, nella fabbrica occupata Fralib di Gémenos, Francia, il primo incontro euromediterraneo delle e sulle fabbriche sotto controllo operaio, che si inserisce nel filone degli incontri internazionali su “l’economia dei lavoratori”, iniziati nel 2007 in Argentina su impulso della Faculdad Abierta di Buenos Aires e di altri attivisti, ricercatori, operai, militanti sociali e politici. Abbiamo partecipato, di seguito il nostro report] Continua a leggere

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