RWE (settore energia) licenzia 6.700 operai entro il 2016

RWE

http://www.rwe.com/web/cms/en/8/rwe/

Il sito nella versione tedesca riporta la frase “vorweg gehen“, che vuol dire precorrere delle strade, sfruttando l´abbreviazione rwe (Rheinisch-Westfälisches Elektrizitätswerk AG) dell´azienda contenuta nella parola vorweg.

Per 6.700 operai dalla RWE la strada da pre- e percorrere non é né spianata né allettante, visto che si tratta della strada del licenziamento. 6700 operai (il Sueddeutsche Zietung ne riporta 7mila), di cui 4700 in Germania, perderanno il loro lavoro entro il 2016: lo ha annunciato un portavoce della dirigenza dell´azienda del settore energetico giovedí scorso.

Questa stessa dirigenza dichiara, come se ce ne fosse bisogno, che la situazione é seria, che l´azienda necessita di aiuti economici (da parte dello Stato ndt.) e che bisogna risparmiare per rimettere a posto i bilanci. La RWE ha fatto per anni scelte sbagliate, investendo nella direzione opposta a quella del rinnovabile, si é coperta di debiti, ha lamentato una crisi del settore attribuendole la causa del suo stesso declino e dichiarando infine che l´unica soluzione al problema é il risparmio.

Tagliare il personale, detto a chiare lettere.

La notizia dei licenziamenti non é peró nuova, visto che nel 2011 la RWE ne aveva parlato giá due anni fa. Allora l´azienda contava circa 73.600 tra operai e impiegati, fino ad oggi sono stati licenziati 6.200 persone ed ora sono previsti ulteriori tagli del personale entro il 2016. Colpa della crisi nella produzione di energia appunto, si giustifica il capo del personale Uwe Tigges, o ancora piú precisamente colpa della transizione energetica (vedi Nota: Energiewende / Transizione energetica) nell´attuale sistema di produzione di energia.

Nel 2012 il 45% dell´energia prodotta dalla RWE proviene dal carbone, 30% dal gas, 8% dall´atomica e rinnovabili. La crescita della produzioni di enenrgie rinnovabili ha fatto aumentare sensibilmente l´offerta di energia sul mercato negli ultimi anni, con la conseguente impennata dei prezzi nelle borse internazionali. I costi per l´energia sono aumentati e aumentano gradualmente per i consumatori e le aziende fanno ricadere sulle loro spalle anche i costi dell´energia rinnovabile (per apparecchiature ad es.), che spetterebbero allo Stato.

Il profitto della RWE all´inzio dell´anno si aggirava intorno ai 609 milioni di euro, contro l´1,8 miliardi di euro del primo trimestre del 2012. A pagarne le conseguenze sono come sempre i lavoratori, che da questi calcoli e ragionamenti sul rinnovabile ne ricavano soltanto una lettera di licenziamento.

Inoltre il sindacato IG BCE (Industriegewerkschaft Bergbau, Chemie, Energie – Sindacato dell´industria, delle aziende minerarie, della chimica e del settore energetico) si é limitato a lamentare una mancanza di “sensibilitá” da parte della RWE relativamente ai tagli del personale e non ha adottato nessuna misura concreta per lottare a favore dei 6.700 operai e impiegati.

Ancora una volta la lotta deve partire dal basso, dagli operai.. ed é al loro fianco che bisogna restare!!

Energiewende / Transizione energetica

Per Transizione Energetica si intende la realizzazione di un sistema di approvigionamento di energia duraturo nei settori dell´elettricitá, calore, energie rinnovabili (energia eolica, solare, fotovoltaica, bioenergia, ecc). Le fonti di energie rinnovabili dovrebbero soppiantare quelle tradizionali provenienti da materie prime.

http://www.corriere.it/esteri/11_maggio_30/germania-energia-nucleare_cd5b0910-8a7e-11e0-93d0-5db6d859c804.shtml

Nel 2011 la Merkel dichiara di voler chiudere tutti i reattori atomici entro il 2022. «Vogliamo che l’elettricità del futuro sia sicura, affidabile ed economicamente sostenibile. Le forniture energetiche in Germania hanno bisogno di una nuova architettura». L´esecutivo tedesco ha stabilito nello stesso anno di uscire dal nucleare e vengono fermati 8 reattori piú vecchi. Si decide di chiuderne altri sei entro la fine del 2011, ma la cosa non avviene. Il resto dei reattori deve chiudere entro il 2022. La produzione dei rinnovabili deve aumentare, questo nelle intenzioni del governo Merkel, poi peró la Merkel dichiara che per garantire la sicurezza energetica del Paese bisogna passare da 10 GW (Gigawatt) a 20 GW. 

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