ERT – La lotta non é finita!

È di giugno la notizia della chiusura, ad opera del Governo di Samaras, della TV di Stato ERT e del licenziamento di 2800 dipendenti. Una chiusura inaccettabile, che provoca la risposta immediata degli addetti dei settori pubblici e dei settori privati: lo sciopero.

Un portavoce governativo dichiara, subito smentito dall´UE: “Ce lo ha chiesto la Troika”. Il 13 giugno dipendenti e sindacati si mobilitano e scendono in piazza: non accettano i tagli al settore pubblico fatti in cambio degli aiuti internazionali, non accettano che il governo abbia accettato i ricatti della Troika. A settembre si riparte cosí con una seconda ondata di scioperi contro i tagli e le misure di austeritá imposte.

Il sindacato dei dipendenti pubblici Adedy (in greco abbreviato con Α.Δ.Ε.Δ.) proclama per il 24 e il 25 settembre 48 ore di sciopero, seguite dalla protesta dei rappresentanti della GSEE (la confederazione generale dei lavoratori greci, in greco abbreviato con Γ.Σ.Ε.Ε) per poter convogliare le lotte in uno sciopero generale. La lotta é l´unica risposta possibile, il piano dei tagli previsti é infatti catastrofico: si parla di 700mila dipendenti licenziati. È sulle loro spalle che il Governo vuol far pesare il debito della Grecia ed é attraverso questi licenziamenti che vuole ´raccattare´ 6,8 miliardi di euro.

 Ma i lavoratori greci non si fermano, scendono in piazza, i loro figli vanno a scuola con la fame e i loro genitori, quando va bene, prendono 400 euro al mese. Le proteste non hanno fine e si allargano a macchia d´olio verso altri settori, che pian piano vengono coinvolti, come quello dell´istruzione.

Traduciamo e pubblichiamo un breve aggiornamento pubblicato il 7 Novembre sul sito dell´ERT (Elliniki Radiofonia Tileorasi), l´emittente radiotelevisiva di Stato greca. L´emittente é stata occupata dai suoi dipendenti, che lottano in difesa del loro posto di lavoro e contro i tagli impoosti dal governo Samaras. C´é da chiedersi quale Stato e quale Governo. Ma la risposta agli attacchi di questo Governo é stata sempre una soltanto: la lotta!

http://www.ertopen.com/news-in-4-languges/espanol/item/8655-intervencion-policialpara-silenciar-la-voz-libre-de-la-ert#.Un9QrPnddbF

Intervento della polizia per mettere a tacere la voce libera di ERT.

Dal mese di giugno il governo greco ci aveva garantito che non sarebbe intervenuto (con la violenza) nella sede centrale della ERT.

E per far valere la loro parola, come in tante altre occasioni, queste unitá di antidisturbo della polizia hanno sfondato di prima mattina il recinto della ERT e hanno occupato la sede centrale dell’emittente radiotelevisiva pubblica.

I lavoratori non hanno opposto resistenza, come avevano annunciato in altre circostanze. Hanno evacuato l´edificio, che in questo momento é sorvegliato dalla polizia. Tuttavia rimangono al di fuori degli edifici, in via Mesogíon, dove danno una mano ai colleghi, cosí come stanno facendo molti cittadini che hanno sostenuto la lotta portata avanti dai dipendenti della ERT ormai da cinque mesi.

In questo momento la polizia non é intervenuta nella sede regionale della ERT responsabile del territorio nazionale, la quale sta quindi trasmettendo su segnale radiale, e su Salonicco, che puó contare su attrezzature adeguate e trasmette anche con segnale televisivo tutte le notizie dell´ERT, questa volta possibilmente in via definitiva.

La lotta non é finita! Oggi pomeriggio (07.11.2013) é stato convocato un incontro presso la sede centrale della ERT, al quale parteciperanno numerose associazioni di lavoratori e tra questi la GSEE e la ADEDY (vedi sopra) cioé i principali sindacati greci del settore privato e pubblico.

Nel futuro continueremo a fare il nostro lavoro avendo imparato una lezione in questi mesi: la lotta per la dignitá e la democrazia non ha prezzo!

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