Gentrificazione in salsa tedesca: sfratti e proteste a Berlino

Riceviamo e pubblichiamo da una compagna residente in Germania due traduzioni dal Berliner Morgenpost sull’emergenza sfratti. Fino a qualche anno fa a Berlino sembrava di essere nel Bengodi: dopo la caduta del Muro, il prezzo delle case, specialmente a Est, era tra i più bassi d’Europa, sia per l’acquisto che per l’affitto. Il forte aumento della domanda di case da parte della medio-alta borghesia tedesca ed europea, con possibilità maggiori di spesa, unito alle speculazioni connesse alle imponenti ricostruzioni e ristrutturazioni che hanno interessato e continuano a interessare la capitale tedesca, ha determinato un notevole incremento dei prezzi, con conseguente aumento delle morosità e sfratti da parte dell’autorità pubblica. E’ notizia degli ultimi giorni la morte di una 67enne, disabile, due giorni dopo l’esecuzione dello sfratto: manifestazioni, picchetti e proteste stanno interessando i vari quartieri della capitale.

11.04.13

800 poliziotti impiegati per uno sgombero a Berlino

A metá febbraio era previsto lo sgombero forzato di un appartamento a Kreuzberg (N.d.T. quartiere di Berlino). Ma circa 500 dimostranti hanno cercato di impedirlo. È stato un grosso dispiegamento di forze per la polizia berlinese.

In totale sono stati 818 poliziotti quelli impiegati durante lo sgombero di un appartamento di una famiglia di cinque persone il 14. febbraio nella Lausitzer Straße a Berlin-Kreuzberg.

Erano funzionari di Berlino, dice il senatore Frank Henkel (CDU) ad una interrogazione parlamentare della frazione di sinistra.

Un elicottero della polizia ha aiutato le squadre mobili. Quello che é costato, il senatore non lo dice.

Circa 500 dimostranti hanno cercato a febbraio di evitare uno sfratto esecutivo. 15 di loro sono stati fermati dalla polizia.

Henkel difende l´operato dell´ufficiale giudiziario, entrata in casa allora con una giacca della polizia. Era una giacca ed un cappello delle forze di polizia. “Sono stati adottati provvedimenti, per difendere l´ufficiale giudiziario dagli attacchi di coloro che erano fortemente contrari allo sfratto esecutivo”, é stato riportato. Questa misura sarebbe giustificata dal “pericolo relativo alla clausola generale” sulla tutela della sicurezza e dell´ordine pubblico, motiva il senatore.

Lo sgombero deriva da una controversia vecchia di anni, che si é acuita nel 2007 con l´aumento dell´affitto.

Dal decreto giudiziario si é scoperto che il locatore ha querelato la famiglia con due istanze a suo favore, relativamente prima all´aumento dell´affitto e poi allo sfratto, dichiara un portavoce dei Diritti Civili di Berlino. L´ufficiale giudiziario incaricato dal tribunale di Tempelhof-Kreuzberg ha consegnato in questo modo l´appartamento ai proprietari. La famiglia coinvolta, composta dai genitori, dui figli ed una figlia, é stata ospitata alcuni giorni prima dello sfratto da alcuni parenti, come riporta il parlamentare dei Grünen (Verdi) Turgut Altug.

Video sulla demo.

http://www.youtube.com/watch?list=PLSMkOaD5sGy3589kgXMKz_GfICt42vfU3&v=gcxCtGg7V6o&feature=player_embedded

12.04.13
Rosemarie F. di 67 anni muore dopo lo sfratto esecutivo

Due giorni dopo dopo lo sfratto dal suo appartamento a Reinickendorf (N.d.T. Quartiere di Berlino) Rosemarie F. é morta. Lo ha reso noto il promotore dell´Associazione Kältenothilfe, che annuncia la protesta e “provvedimenti radicali”.

La 67enne Rosemarie F., sfrattata il 9. aprile dal suo appartmanto nella Aroser Allee a Reinickendorf, é deceduta. Lo ha reso noto il promotore dell´associazione “Kälte Nothilfe”. (…) F. era invalida. Ci sono state forte proteste contro lo sfratto del suo appartamento, sostenute dalla coalizione “Zwangsräumung verhindern” (evitare gli sfratti esecutivi), ma anche dai politici di sinistra, come ad esempio Klaus Lederer ed il parlamentare Hakan Tas. F. avrebbe dovuto lasciare il suo appartmanento a causa degli arretrati con l´affitto. I vicini hanno riferito ai media che F. sarebbe stata tirannizzata. In ogni caso il locatario ha fatto pressione affinché lei lasciasse l´appartamento. Lo sgombero é avvenuto sotto gli occhi di 150 poliziotti a causa delle proteste. L´associazione “Die Kälte Nothilfe” ha accolto Rosemarie F. e in seguito ad un appello su Facebook le ha procurato una sedia a rotelle, sostenendola fino alla fine.

Successivamente il fondatore di “Kälte Nothilfe” Dominic Grasshoff si é presentato con un video, che ha messo su Youtube. Qui ha comunicato la morte die Rosemarie due giorni dopo lo sfratto. Lei si sarebbe aggravata il giorno precedente allo sgombero. (…) Grasshoff ha comunicato che la polizia é entrata nella sede di “Kälte Nothilfe”. In una comunicazione dell´associazione é stato reso noto che é stata fatta un´autopsia della donna.

(…) Klaus Lederer ha scritto sulla sua pagina di Fb “sono profondamente scosso. Qui é accaduto, ció che abbiamo temuto: non si puó mettere in mezzo ad una strada una donna invalida ed anziana, quali che siano i motivi. È una questione fondamentale di umanitá.”

Grasshoff ha criticato fortemente coloro che hanno preso parte allo sgombero, ha parlato di “assassinio”. Ha incitato alla protesta e dice di essere pronto “a prendere provvedimenti radicali”, accogliendo il sostegno “di tutti coloro che la vedono nello stesso modo”.

L´associazione “Kälte Nothilfe” ha organizzato una manifestazione di cordoglio (Trauerkundgebung) il 12 Aprile alle ore 18.

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