Dalla Germania alla Grecia, storie di lotta e solidarietà di classe

Ci sono fatti, storie, che hanno un potentissimo valore di esemplarità. Fatti che illuminano con un lampo e hanno il potere di sgomberare la testa da narrazioni tossiche, con la forza di un messaggio semplice e potentissimo.

Il 25 Gennaio scorso, ad Atene, la polizia in assetto antisommossa caricava i picchetti dei lavoratori della metropolitana al nono giorno di sciopero contro la decurtazione del 20 % dei salari. I lavoratori erano stati precettati ma avevano a largissima maggioranza rifiutato di obbedire: negli scontri ci sono stati diversi feriti (il resoconto completo è su Contropiano).

All’inizio della settimana ci sono stati nuovi scioperi, estesi a tutto il settore dei trasporti pubblici e in generale del pubblico impiego, contro i tagli e in solidarietà con i lavoratori della metropolitana: 35 lavoratori iscritti al PAME, sindacato legato al Partito Comunista Greco, sono stati arrestati il 30 Gennaio e rilasciati ieri.

La notizia che ci sembra più interessante, però, è la solidarietà espressa dai lavoratori della S-Bahn di Berlino: nelle loro parole, chiare, semplici e dirette, c’è la migliore dimostrazione della consapevolezza, da parte dei lavoratori coscienti e organizzati, che a pagare la crisi, come i profitti, sono sempre i proletari, di qualunque latitudine, e che l’unione internazionale del proletariato, per quanto difficile e lontana possa apparire, è l’unica via d’uscita dalla crisi che i lavoratori possono percorrere.

Di seguito la traduzione della lettera:

Care colleghe, cari colleghi,

Noi del „ Aktionsausschusses 100% S-Bahn“ (Comitato d’azione 100% S-Bahn) a Berlino denunciamo l’attacco brutale del governo greco al vostro diritto di scioperare, un attacco che viene giustificato con una legge d’emergenza che permette alla polizia di sgomberare picchetti di sciopero. Condanniamo la prassi del capitale europeo di limitare sempre di più i diritti della grande maggioranza in Europa. Noi stessi stiamo passando una situazione simile con i vari tentativi, legali o meno, di ostacolare continuamente la nostra lotta contro la privatizzazione della S-Bahn di Berlino.

Quello che voi state vivendo attualmente nella vostra lotta è la continuazione di una politica da parte della classe dominante che mira a togliere ogni possibilità legale di lotta per il mantenimento dei diritti sociali della gente. In Germania, questa politica viene applicata da decenni, con il risultato che si sta allargando il lavoro precario a salari miseri e viene diminuito il sussidio per i disoccupati. Applicato prima alla gente della Germania dell’Est, questo “modello di grande successo” dell’ economia tedesca ora viene imposta da Merkel, Schäuble e compagnia bella agli altri popoli europei.

L’uso dello sciopero come mezzo di lotta sindacale contro questa politica, in Germania è tabù, sia per la campagna denigrante dei mass-media, sia per la legge tedesca che vieta lo sciopero politico, con la conseguenza che da noi uno sciopero generale non è possibile. In questo aspetto voi siete più avanzati del movimento operaio in Germania, il quale attualmente è diviso in vari gruppetti che in sostanza hanno gli stessi obiettivi, ma che si distinguono spesso nelle vie per raggiungerli.

Ogni lotta che mettiamo in atto indebolisce il capitale, aiutandoci a mantenere tutti insieme i nostri diritti sociali.

Care colleghe e colleghi, siate sicuri che stiamo al vostro fianco, appoggiando in modo solidale la vostra lotta con tutti i nostri mezzi possibili!

Con i nostri saluti solidali

Per le colleghe e i colleghi del „Aktionsausschusses 100% S-Bahn“ in lotta contro lo smantellamento e la privatizzazione della S-Bahn di Berlino, Fritze Klein

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