Sciopero alla Mercedes-Benz di Brema – 01.10.2013
Il primo ottobre é stato indetto il quarto sciopero degli operai della Mercedes con sede a Brema per l´esternalizzazione di alcune componenti della Mercedes e per lo spostamento della produzione dei modelli Coupé e Cabrio a Sindelfingen.
La protesta, che si é svolta per le strade della cittá, si é conclusa con l´occupazione di un ponte, dove sono state organizzate azioni e discussioni, tra cui l´abolizione delle ore di straordinario (non pagate) del fine settimana. La direzione ed il consiglio di fabbrica hanno annunciato che la decisione dell´esternalizzazione era chiara fin dall´inizio, ma i colleghi hanno fatto sapere che continueranno nella loro protesta.
Sono stati circa in mille i lavoratori della Mercedes-Benz che sono scesi in strada per chiedere un passo indietro rispetto ai piani della dirigenza relativi all´esternalizzazione e per rivendicare migliori condizioni di lavoro. Il consiglio di fabbrica ha dichiarato di temere che alcuni modelli di auto potrebbero essere prodotti in altre fabbriche e che questo potrebbe comportare la perdita di posti di lavoro.
http://www.radiobremen.de/politik/nachrichten/mercedesbremendemo100.html
Tre minatori morti dopo la fuga di gas in una miniera di potassio in Turingia.
Non c´é quindi nessuna garanzia del posto di lavoro per i dipendenti della Mercedes, cosí come non c´é stata nessuna sicurezza per gli operai morti a seguito dell´esplosione avvenuta durante estrazione potassio. Sono stati ritrovati morti infatti i tre minatori dispersi dopo l’esplosione nella miniera tedesca K+S di Unterbreizbach, in Turingia. Lo ha reso noto la società che gestisce l’impianto. L’incidente e’ avvenuto durante l’estrazione di potassio.
La confederazione sindacale dei lavoratori delle miniere e dei settori di chimica ed energia (IG BCE) ha espresso la sua partecipazione ai familiari delle vittime per quanto é accaduto, ricordando che ancora oggi il lavoro nelle miniere comporta rischi molto alti, pertanto il tema della sicurezza ha la prioritá assoluta, oggi piú che mai.
La sicurezza, cosí come l´assunzione di responsabilitá, hanno un ruolo cruciale nel settore minerario (riporta il presidente della IG BCE) su cui bisogna continuare ad insistere.
Lavoro precario – la Daimler non si ferma nella negazione dei diritti dei suoi dipendenti
Il consiglio di fabbrica della Daimler riesce ad ottenere l´assunzione per 200 operai, ma questi ultimi soffrono a causa di numerose forme di sfruttamento e per i turni massacranti imposti per il fine settimana. È quanto si riporta in un articolo del quotidiano tedesco JungeWelt del primo ottobre.
http://www.jungewelt.de/2013/10-01/008.php
Questo impegno ad assumere 200 operai non basta. La fabbrica con sede a Untertürkheim si deve produrre 24 ore su 24. Per produrre il modello classe C e la vettura compatta si obbligano gli operai a fare turni di lavoro massacranti e a lavorare nel fine settimana. Coloro che si propongono spontaneamente per questi turni e per gli straordinari ricevono un incentivo. Uno di questi operai, intervistato, commenta a tal proposito: “a che serve se poi ci spacchiamo la schiena e ci roviniamo la salute?”
Dopo le pesanti critiche da parte dei sindacati riguardo alle forme contrattuali adottate dalla Daimler, si alzano i toni: la societá é ormai da mesi al centro di forti polemiche e rifiuta di fare un passo indietro garantendo contratti e condizioni di lavoro migliori.
Il direttore Porth dichiara al quotidiano Stuttgarter Zeitung di non temere un discredito e di una perdita di immagine per la Daimler. Rifiuta l´accusa di dumping salariale parlando di casi sporadici di operai che guadagnano poco rispetto ai loro colleghi. La societá automobilistica invece é stata giá inserita nella lista delle aziende che dovranno essere monitorate per sospetto di dumping salariale dal Tribunale del Lavoro Tedesco. Alla domanda sul salario minimo Porth risponde di non dover perdere in competitivitá (!).
Il dumping salariale sovvenzionato dallo Stato
Se vogliamo credere ai numeri forniti dall´Ufficio del Lavoro (Arbeitsamt), allora dobbiamo dire che il cittadino che paga le tasse ha sovvenzionato nel 2011 il sussidio Hartz-IV per 8,7 miliardi di euro per occupazioni piene o part-time.
Sono stati versati 2,3 miliardi di euro ai lavoratori che hanno un´occupazione a tempo pieno ma che ciononostante non riescono a sfamare la propria famiglia .
Chi ne approfitta?
Le 500 famiglie tedesche piú ricche posseggono un patrimonio di circa 500 miliardi di euro. Patrimonio proveniente da investimenti societari, da societá appunto che obbligano i loro dipendenti a richiedere lo Hartz-IV.