Turchia. I lavoratori di Sisecam mostrano la strada: lottare e vincere!

[fonte: http://en.uidder.org/sisecam_workers_show_the_way_fight_and_win.htm]

Il 5 Gennaio scorso circa 450 lavoratori della Sisecam (Turchia) occuparono la fabbrica dove lavoravano da molti anni. La fabbrica è una delle industrie di proprietà del gruppo Sisecam che è attivo principalmente nella produzione del vetro e dei prodotti chimici. Gli stabilimenti del gruppo producono vetro float (un particolare tipo di vetro piano per lastre e finestre, n.d.T.), articoli per la casa in vetro, imballaggi di vetro e fibra di vetro così come i composti di soda e cromo. Il gruppo è una delle più grandi aziende nel settore del vetro nel mondo. La parte principale di esso, Sisecam, ha molte fabbriche distribuite in otto paesi con 18.000 lavoratori. Il Gruppo è al tempo stesso parte di uno dei grandi monopoli della Turchia, Is Bankasi. L’occupazione ha riguardato lo stabilimento di Topkapi, a Istanbul, che produce principalmente articoli per la casa in vetro.

La società ha annunciato che avrebbe spostato l’impianto di Topkapi ad Eskişehir, un’altra città vicino ad Ankara, a partire dal 2013, e che i lavoratori che volevano continuare a lavorare potevano seguire l’impianto. Circa 450 lavoratori che fanno parte del Kristal-IS (Unione dei lavoratori dell’industria della terra, della ceramica, del cemento e del vetro) hanno accettato di trasferirsi a Eskisehir insieme con le loro famiglie.Ma solo una settimana prima della chiusura dello stabilimento di Topkapı la società ha fatto un nuovo annuncio dicendo che non avrebbe preso i lavoratori, ma li avrebbe licenziati tutti. Infuriati per questo annuncio i lavoratori hanno fermato la produzione il 28 dicembre e hanno iniziato il picchettaggio insieme con le loro famiglie di fronte allo stabilimento.

Il 5 gennaio le forze di polizia sotto il comando del governatore di Istanbul hanno tentato di disperdere e portare via i lavoratori. C’erano più di 1500 poliziotti e molti blindati che circondavano l’impianto. In risposta a questo tentativo 250 lavoratori chiusero le porte e occuparono l’impianto. Kristal Is, chiamò alla solidarietà e al sostegno. Molti attivisti di differenti sindacati insieme alle famiglie si sono riuniti intorno allo stabilimento in breve tempo per offrire il loro sostegno. I lavoratori all’interno dello stabilimento hanno accolto con favore i sostenitori cantando slogan vigorosi ai quali quelli che stavano fuori hanno risposto con slogan simili. I canti sono continuati per ore, tra gli slogan: “Le vostre mogli sono orgogliose di voi”, “Siamo una grande famiglia, nessuno ci può dividere”, “I lavoratori uniti smuoverebbero la Terra!”, “Se non c’è lavoro e pane, non c’è pace! “.

Con l’aumento della mobilitazione alcuni parlamentari sono venuti a offrire il loro sostegno.Vedendo il massiccio sostegno l’azienda ha dovuto cambiare la sua posizione arrogante e incontrarsi con i parlamentari. Dopo la riunione i lavoratori hanno accettato di porre fine all’occupazione e le forze di polizia sono state ritirate. Ma gli operai hanno mantenuto i picchetti davanti allo stabilimento.

I lavoratori hanno chiesto che essere impiegati in una qualunque delle fabbriche Sisecam in tutta la Turchia, senza perdere i loro diritti acquisiti. Ma la società ha intenzione di impiegare più giovani, i meno pagati e i non sindacalizzati.Ora i lavoratori prendono circa 2.500 lire turche mensili, ma Sisecam vuole assumere solo giovani lavoratori con salario minimo di 774 lire turche.

Ma i lavoratori Sisecam hanno intrapreso una lotta determinata e l’amministrazione della fabbrica ha dovuto fare marcia indietro. L’azienda e il sindacato hanno raggiunto un accordo il 9 gennaio. In base a questo accordo circa 290 lavoratori saranno spostati ad altri stabilimenti del Sisecam attraverso la Turchia, senza perdere i loro diritti acquisiti.

Ci sarà una votazione per determinare dove i lavoratori saranno spostati. I lavoratori hanno il diritto di cambiare i loro posti di lavoro se riescono a trovare un compagno di lavoro disposto a scambiare il suo posto. E coloro che successivamente vorranno tornare a Istanbul non perderanno i loro benefici.

130 lavoratori preferito rimanere a Istanbul e ha lasciato il lavoro a causa di vari motivi.Alcuni di loro hanno scelto di andare in pensione. E 53 lavoratori che sono occupati in una società di subappalto conserveranno il posto di lavoro e saranno spsotati a Eskisehir.

Come parte dell’accordo lo sciopero è stato terminato e gli operai hanno cessato i picchetti davanti alla fabbrica. I negoziati sono ancora in corso su alcuni dettagli.

La lotta determinata dei lavoratori Sisecam è un esempio da seguire per tutti i lavoratori.Hanno mostrato l’unico modo per ottenere la vittoria: unirsi, organizzarsi, lottare!

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