40 % di aumento in quattro anni: la remunerazione accordata dal gruppo farmaceutico al suo direttore generale Christopher Viehbacher non conosce le ristrettezze dell’austerity. Il reddito del Direttore Generale tocca gli 8,6 milioni di euro nel 2014, contro i 6,1 milioni del 2010. 23700 euro al giorno! Una situazione denunciata dai rappresentanti dei lavoratori. “I salariati subiscono ristrutturazioni su ristrutturazioni ed un grave crollo del potere di acquisto mentre il direttore generale e l’insieme della direzione del gruppo percepiscono redditi esorbitanti e in costante aumento” critica la CGT. Il sindacato rimprovera alla direzione di Sanofi di aver soppresso 4000 posti a tempo indeterminato in 5 anni e di aver bloccato ogni aumento salariale nel 2013. In Francia Sanofi impiega 28000 persone, ossia un quarto dei suoi effettivi nel mondo.
Il numero 3 al mondo della farmaceutica ha inoltre largamente beneficiato del credito d’imposta: 150 milioni di euro nel 2013 secondo le cifre comunicate dalla CGT, più del doppio rispetto al 2008. “Il denaro pubblico è dilapidato in pura perdita, poiché l’impresa non ha alcun impegno da rispettare in termini di impieghi, che sia per il credito d’imposta per la ricerca o piuttosto per la competitività del lavoro”, denuncia il sindacato. L’anno scorso Sanofi aveva versato il 70% dei propri dividendi (3,5 miliardi di euro) ai suoi azionisti, tra i quali il gruppo L’Oréal. “I lavoratori creano ricchezza col proprio lavoro, gli azionisti e i dirigenti la sperperano”, protesta la CGT. Il sindacato denuncia un “costo del capitale” distruttivo e teme che spariranno altri posti di lavoro con possibili cessioni di rami d’azienda.