Verso il 14 Novembre. La posizione dei sindacati europei (2)

Il prossimo sciopero generale europeo indetto dalla Confederazione Europea dei Sindacati per il 14 Novembre ha, secondo noi, una particolare importanza. E’ interessante dunque capire come si collocano i movimenti anticapitalisti e i sindacati conflittuali rispetto a questa data: di seguito la traduzione di un comunicato del sindacato basco LAB.

LAB non si unisce allo sciopero convocato da CCOO e UGT per chiedere un referendum nello stato spagnolo sulle politche che il PP ha portato avanti da quando è al governo.

I lavoratori e le lavoratrici basche si sono pronunciati in molte occasioni tramite lo sciopero e la mobilitazione. La società basca ha rifiutato queste politiche, e l’accordarsi alle medesime da parte dei governi di Gasteiz e Iruñea, sia quando furono applicate dal governo del PSOE sia quando le ha applicate il governo del PP.

Lo sciopero generale realizzato il 26 Settembre in Hego Euskal Herria, contro le decisioni adottate a Luglio che si riflettono nella legge di bilancio dello stato spagnolo, dimostrò il rifiuto maggioritario della società basca rispetto a queste politiche.

Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che ci siano ragione per convocare ancora nuove mobilitazioni, compresi gli scioperi generali. Ciò che manca sono organizzazioni politiche e sindacali decise che diano risposte forti alla domanda maggioritaria di promuovere un processo effettivo di profondi mutamenti politici e sociali che ci permettano di voltare pagina rispetto alla situazione attuale

Le manovre di bilancio dello stato spagnolo portano al più grande attacco ai nostri diritti che abbiamo conosciuto finora. E non ci possiamo accontentare della risposta che abbiamo dato il 26 Settembre. Gli attacchi non sono finiti. Questi provvedimenti sono reali, il costante peggioramento della situazione porterà nuove riforme di volta in volta più aggressive. La strada dei tagli porta ed esige ogni volta più tagli. Non esiste uscita possibile dalla situazione attuale e continuare ad essere legati al cammino preso nello stato spagnolo è un autentico freno, in tutti i sensi.

Come LAB noi confermiamo il cammino intrapreso con lo sciopero generale del maggio 2009. C’è un’alternativa a questa riforma capitalista selvaggia che ci stanno imponendo. In Euskal Herria esistono risorse sufficienti per instaurare un nuovo modello economico e sociale che garantisca una qualità di vita degna per tutte le persone se si investe sulla reale ripartizione del lavoro e della ricchezza. Esiste una capacità organizzativa e di mobilitazione sufficiente per sfidare il potere del capitale e dei governi che sono al suo servizio. È ora di fare nuovi passi in questa direzione, passi che necessitano di accordi sindacali e sociali molto più solidi degli attuali.

 

Noi ci assumiamo, e non può essere altrimenti, la nostra parte di responsabilità e riaffermiamo la nostra intenzione di promuovere accordi strategici nell’ambito sociale e sindacale basco.

 

Euskal Herria, 31 ottobre 2012

(fonte: http://www.labsindikatua.org/es/sindicato-lab/79-greba-orokorra/1394-lab-sindikatuaren-jarrera-espainiar-estatuan-ccook-eta-ugtk-erregistraturiko-grebaren-aurrean)


Questa voce è stata pubblicata in General. Contrassegna il permalink.