[traduciamo un articolo sulla recente vittoria giudiziaria dei lavoratori della Fralib – fabbrica di the di Gemenos, Francia – contro la Unilever. Il giudice ha stabilito che si può creare una cooperativa e la Unilever si farà carico di tutte le spese per il riavvio della produzione. Alla Fralib eravamo già stati per l’incontro internazionale delle fabbriche occupate e autogestite, il report lo trovate qui]
È una vittoria sindacale di grande portata, si rallegrano i lavoratori Fralib. Al termine di tre anni e mezzo di occupazione della loro fabbrica di the e tisane a Gemenos, nel dipartimento francese delle Bouches-du-Rhone, i lavoratori Fralib hanno approvato all’unanimità un protocollo d’accordo con il gruppo Unilever. Questo accordo permette di aprire reali prospettive di costruzione della nostra SCOP (Società cooperativa di produzione, assicurano i rappresentanti CGT che salutano l’investimento del ministero del Lavoro all’ultimo minuto. I lavoratori Fralib si erano impegnati a ottenere dalla multinazionale anglo-olandese Unilever che si assumesse tutte le responsabilità, dopo la decisione di chiudere la fabbrica di Gemenos nel Settembre 2010. Un chiusura che condizionava il destino di 182 salariati. La sfida, per loro, era di rilanciare un progetto industriale alternativo, locale ed ecologico. Dopo molti incontri davanti al tribunale e una mobilitazione che ha beneficiato di una solidarietà di massa, non ci dovrebbero essere dunque ulteriori ostacoli al piano di rilancio dell’attività dei salariati.
Secondo i lavoratori Fralib, la multinazionale dell’agroalimentare ha acconsentito a un sostegno finanziario alla riapertura e allo sviluppo commerciale della cooperativa. Se la cessione del marchio Elephant non è stata ancora conquistata, i lavoratori hanno ciononostante ottenuto dalla multinazionale la ricerca di sbocchi di produzione, la costruzione di un marchio, il rinforzamento dell’apparato commerciale e amministrativo, così come uno studio di mercato e un contributo coerente coi fondi di sviluppo. L’accordo prevede ugualmente la partecipazione di Unilever alla rimessa in sesto, allo sviluppo e alla diversificazione dei mezzi di produzione. “Abbiamo chiuso con le multinazionali che si ingrassano”, avevano promesso i lavoratori Fralib. Una nuova tappa si apre per riavviare, sviluppare e rendere duratura la produzione di the e tisane naturali ad opera della società ormai cooperativa. Sui 182 salariati della fabbrica, una sessantina dovranno a breve essere assunti nel quadro della Scop.