Una conclusione positiva del 2012. Vi è motivo di rallegrarsi in un situatione molto incerta.
Quest’estate è emerso che quando il governo della Germania manda il suo personale nelle capitali dell’Europa è come se le inviasse nello stato d’emergenza. A Atene è diventato necessario sbarrare interi quartieri e occupare le strade con plotoni paramilitari. L’indignazione e lo sdegno sono talmente militanti che ogni contatto tra la popolazione e la delegazione tedesca deve essere impedito per assicurare la sicurezza dei visitatori.
Le città tedesche, invece, sono ancora un terreno sicuro per l’entourage del capitale, tranne brevi parentesi. Nella primavera del 2012, infatti, la giornata internazionale M31 e Blockupy Frankfurt hanno interrotto, almeno locale e temporaneamente, la pace interna, suscitando isteria nei diversi apparati di sicurezza. Per quattro giorni la città è stata occupata dai Robocops del potere: un primo piccolo fiato greco sulla riva del Meno. Proprio per questo sosteniamo gli scioperi di Novembre!
La sinistra antagonista in Germania deve misurarsi nuovamente con il compito di ostacolare le solite chiacchiere sulla crisi che servono unicamente a salvaguardare il sistema e deve fare in modo che le proteste europee possano svilupparsi anche in Germania. Non è facile. Per affrontare questa sfida dobbiamo collegare le nostre iniziative con le iniziative di tanti altri. Dobbiamo raggiungere l’unità delle lotte per diventare, nonostante le varie differenze, un movimento che infonda coraggio e crei prospettive.
Insieme con molti altri militanti della sinistra antagonista, „ums Ganze!“ e la “Interventionistische Linke” hanno contribuito alla riuscita delle giornate internazionali sia in Marzo che nel Maggio 2012. Evidentemente, entrambe le mobilitazioni hanno evidenziato i loro limiti e questi limiti sono anche i nostri. Però dobbiamo, almeno in parte, declinare le responsabilità del fatto che questo sforzo non è stato sufficiente per mettere in moto scioperi anche in Germania. La solidarietà con le lotte del sud non supererà mai lo stato di “incidenti nelle retrovie” se come movimento non saremo in grado di rompere il corporativismo nazionale all’interno di sindacati e società.
Affrontiamo, dunque, anche noi il passo in avanti. Solidarietà con centinaia di migliaia di persone ad Atene, Madrid, Lisbona e Roma significa riuscire a portare, come loro, lo sciopero nelle metropoli; significa collegare la resistenza contro lo sfruttamento sul posto di lavoro con le lotte contro la distruzione capitalista del patrimonio pubblico per rompere la follia di questa vita quotidiana. I movimenti del sud hanno già imparato, e anche noi stiamo imparando, a casa nostra e nel collegamento transnazionale dei movimenti. Dobbiamo intervenire, è in gioco tutto.
Faremo noi stessi quel che proponiamo di fare anche ad altri: Solidarietà transnazionale nelle attività anticapitaliste. Le riunioni a Madrid e Thessaloniki sono state solo l’inizio, altre ne seguirannno. Apprendiamo l’uno dall’altro. Abbiamo sentito che a Madrid e Barcelona verranno realizzate idee adatte. Chiudiamo lo spazio all’Europa del capitale, rompiamo l’emergenza imperialista e la sua normalizzazione. Negli scioperi del 14 e 16 novembre si potrebbero aprire prospettive per le quali vale la pena combatte. Per noi ancora non è detto che la nuova BCE aprirà le sue porte nel 2014 a Francoforte.
„…ums Ganze! – Alleanza Comunista“ e „Interventionistische Linke“
Novembre 2012